lunedì 18 aprile 2011

Vibo Valentia in balia dell'immondizia

Servizio giornalistico a cura di Rino Logiacco

“Il neo commissario Graziano Melandri, intervenuto a Vibo Valentia per dare la propria benedizione alla solita, inopportuna, ovvia oltre il ridicolo delle soluzioni: fare discariche. Viene dunque da chiedersi, come mai in questi lunghi anni a nessuno si mai venuta in mente una soluzione innovativa e geniale come questa? Ed ora, scopriamo che tutti i sindaci del circondario spremono le loro preziose meningi, e rare energie, nel cercare di trovare un sito di stoccaggio “temporaneo”- ironico eufemismo per indicare un tempo indefinito tendente all’eternità. E dunque, l’indicazione è ormai data: le discariche, se a norma di legge, non inquinano”. Sono le dichiarazioni alquanto “pepate” di Renato Giannini, segretario provinciale vibonese del Partito della Rifondazione Comunista che torna a criticare l’amministrazione comunale vibonese targata Nicola D’Agostino non già sul fronte emergenza acqua, ancora in corso, ma sul dramma rifiuti, comune invero a tutta la Calabria e non solo. “E’ ormai evidente che nella dissoluzione delle comunità meridionali, è cresciuta ed è emersa con forza una classe politica non solo indifferente ed insipiente ma protagonista ed artefice della dissoluzione del Sud. Proporre e sostenere la raccolta differenziata era quello che ci saremmo aspettati, ma in questo modo lucro e profitto vengono meno. Noi riteniamo che per la tutela del territorio, della salute dei cittadini e dell’ambiente, siano altre le decisioni da prendere. Ribadiamo, quindi, la nostra ferma convinzione della necessità di politiche alternative nel settore ambientale, anche dal punto di vista occupazionale, che devono necessariamente ripartire dalla fine della gestione commissariale per l'emergenza rifiuti, passando per una moratoria sulla costruzione di discariche e mega impianti, a favore dell'investimento nella riduzione, nella raccolta differenziata e nel riciclaggio dei rifiuti”. Giannini insiste sul tema della differenziata “che l’attuale amministrazione D’Agostino, incapace e sprovveduta, non si è preoccupata di avviare, ritrovandosi così con una “emergenza” da aggiungere alle altre dopo la sua elezione”.

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