lunedì 18 aprile 2011

Vibo Valentia si dota di un dissuasore di velocità

Servizio giornalistico a cura di Giovanna Fronte

Un dissuasore di velocità è stato installato lungo il Viale della Pace a Vibo Valentia. Il fatto sicuramente ci fa piacere. Certo avremmo preferito che l’iniziativa venisse presa prima che si verificassero incidenti spiacevoli e clamorosi. Comunque il passato è passato e si deve guardare verso il futuro. Ed è proprio in questa prospettiva che bisogna orientare l’azione della pubblica amministrazione la quale deve principalmente adempiere il suo compito primario della realizzazione dell’ordine pubblico, della salute e del benessere dei propri cittadini. Quindi sarebbe opportuno che, anziché mettere delle toppe per purgarsi la coscienza, la pubblica amministrazione si adoperasse per prevenire situazioni di pericolo per tutti i cittadini: per quelli che votano e quelli che non hanno ancora acquisito tale diritto in ragione della loro età. Infatti non possono certo chiudersi gli occhi davanti a quello scempio a cui quotidianamente siamo costretti a soggiacere in via Stanislao Aloe (da tutti erroneamente chiamata Sant’Aloe). In quella via insistono tre scuole: la primaria e la secondaria Trentacapilli e la scuola media Murmura, oltre ad un importante Ufficio dello Stato la Questura. Ebbene lo scempio consiste in una curva determinata dalla presenza, da un lato, di alcuni palazzi costruiti proprio sul margine della strada (Quale il criterio edilizio adottato? Mistero!!) e dall’altro dalla recinzione in ferro che delimita il sito in cui è stata rinvenuta (sic!) una villa romana! Bisogna sentirsi orgogliosi di piani edilizi che hanno reso possibile ciò e di appartenere ad un popolo storico, con radici profonde nell’antichità classica, purtroppo la corta memoria ci impedisce di ricordare che proprio in quella curva sono già avvenuti incidenti mortali di pedoni e che quel tratto di strada è giornalmente trafficato per lo più da bambini da tre anni in su, da ragazzi di scuole medie e da adolescenti che frequentano istituti posti nelle immediate vicinanze nonché da imbecilli che credono di essere al circuito di Monza! Cosa aspetta la nostra pubblica amministrazione a prendere provvedimenti seri per evitare altri drammi e tragedie? Può veramente valere più della vita di un nostro figlio quella villa romana che, tra l’altro, non ha mai visto la luce ed è diventata albergo per topi, cani randagi, zecche, vipere e bisce di ogni genere? Non sarebbe meglio dotare quella strada di un dissuasore di velocità, di un bel marciapiede che possa permettere ai ragazzini di conquistare il mondo senza le ansie dei genitori e comunque utilizzare quello spazio per creare un parco dove gli anziani possano andare a trascorrere le ore del tramonto ed i giovani vivere in libertà fuori dalle odiose sale giochi? Qualche anno addietro, quando si svolgevano i lavori di recinzione, a nulla valsero le azioni di sensibilizzazione di Cittadinanzattiva che pure si era mossa proprio per cercare almeno di realizzare un marciapiede. Viene poi in mente il viale Affaccio, altro luogo in cui tragedie umane si sono già consumate e che purtroppo hanno lasciato insensibili gli amministratori. Ed allora perché non sognare di vedere una città a misura di bambini, di anziani, con le strade senza buche, con strisce pedonali visibili e chiare, semafori funzionanti, vigili attenti e interessati, non solo a fare multe in piazza Luigi Razza o in ogni posto in cui sono visibili le illegittime strisce blu - stranamente quelle si vedono perfettamente - ma a controllare che i cittadini bizzarri rispettino le regole del vivere civile , palazzi che prevedano attorno spazi vivibili e verde da respirare, parchi puliti dove poter passeggiare e magari fare delle piacevoli passeggiate in bici! Ma è davvero irrealizzabile questo sogno?

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